Nella seconda metà del Cinquecento Giovanni Gabrieli fu compositore e organista presso la Basilica di San Marco a Venezia.
L’architettura imponente della basilica gli permise di sperimentare una proseguire nella strada iniziata dallo zio Andrea: un nuovo modo di disporre i musicisti. Dislocati a sinistra e a destra del presbiterio gli strumentisti, il coro e i due organi della chiesa permettevano di ottenere risultati sonori che per l’epoca erano considerati straordinari: effetti di eco e dialoghi a distanza tra i due gruppi strumentali: ciò che , nella tecnologia di ascolto odierna, chiamiamo stereofonia.
Ecco la disposizione dei cori e degli strumenti nella basilica. IN azzurro sono evidenziate le zone riservate alle due cantorie ai lati del presbiterio centrale.
L’inizio di questo filmato (realizzato in una chiesa diversa) può darvi l’idea di come potevano essere disposti i musicisti nel caso di un’esecuzione strumentale.
I “cori spezzati” li iniziò suo zio Andrea.
Grazie della precisazione! Correggerò al più presto.